Odontoiatria Estetica
In odontoiatria, l’estetica è l’insieme di teorie che si rifanno al concetto di “bellezza”, relativo all’aspetto di un restauro protesico ottenuto attraverso la creazione di forme e colori ideali. L’estetica è un insieme di elementi oggettivi e soggettivi, regolati dai principi sui quali si fondano i concetti di bellezza e di attrattività.
Una distinzione, più accademica che clinica, tra estetica e cosmetica in odontoiatria può essere fatta intendendo con odontoiatria cosmetica quella parte di terapie che hanno come unico obiettivo, il miglioramento dell’aspetto di uno o più elementi dentali, dei tessuti orali e/o periorali; per odontoiatria estetica invece si può intendere lo studio e la realizzazione di restauri dentali che, pur resi necessari da problemi dentali come fratture, carie o mancanza di denti, ripristinino o migliorino l’aspetto estetico.
Spesso in uno stesso paziente la cosmetica e l’estetica si sovrappongono, e la distinzione tra le due discipline diventa filosofica. Si parla di odontoiatria cosmetica negli sbiancamenti di denti pigmentati, o nell’applicazione di “piercing” dentali, o nelle plastiche additive o sottrattive di elementi malformati. Quando però la plastica dentale ripristina anche la funzione (per esempio ricostruendo una guida canina o incisale) la stessa terapia può essere inscritta nel perimetro dell’odontoiatria estetica.
Trattamenti
Sbiancamento
Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico molto richiesto. Sotto questo termine rientra, genericamente, qualsiasi trattamento che porta i denti ad apparire più bianchi. La colpa, in molti casi, è da attribuirsi a caratteristiche genetiche sfavorevoli, al fumo, al passare del tempo e all’assunzione di cibi o bevande particolari, come caffè, liquirizia, tè e coloranti artificiali.
Per riportare il colore dei denti al bianco e alla luminosità di un tempo, è possibile scegliere tra diverse tipologie di trattamenti sbiancanti, rapidi e non invasivi. Aldilà dell’efficacia insita nelle varie metodiche, occorre innanzitutto prendere coscienza dei loro limiti. Sottoporsi a questi trattamenti, infatti, significa nel migliore dei casi riportare il colore della dentatura all’antico splendore, fino a schiarire leggermente le tonalità conferitegli da madre natura.
Lo sbiancamento denti è indicato per trattare le discromie dentali che possono manifestarsi nel corso della vita di un individuo. A questo proposito, ricordiamo che tali discromie possono essere superficiali (come quelle causate dall’eccessivo consumo di caffè o dal tabacco), oppure più o meno profonde (come quelle causate dall’assunzione di alcuni tipi di farmaci).
Lo sbiancamento dentale, inoltre, può essere effettuato sia su denti vitali, sia su denti che hanno perso di vitalità (denti devitalizzati). In quest’ultimo caso, tuttavia, la procedura è leggermente più complessa e richiede tempi d’esecuzione maggiori.
Sbiancamento Professionale
o sbiancamento professionale deve essere effettuato in ambulatori dentistici – o comunque presso centri specializzati – direttamente dall’odontoiatra o, eventualmente, dall’igienista dentale.
Quando si parla di sbiancamento professionale, ci si riferisce al cosiddetto bleaching, ossia allo sbiancamento effettuato alla poltrona mediante l’uso di agenti chimici sbiancanti che possono essere attivati o meno da eventuali sorgenti luminose (come avviene, ad esempio, nello sbiancamento con laser).
Naturalmente, lo sbiancamento professionale risulta essere più efficace di quello domiciliare in termini di velocità e grado di sbiancamento ottenuto. l’azione degli agenti sbiancanti può essere potenziata attraverso l’uso di sorgenti luminose: è questo l’esempio dello sbiancamento denti con il laser. Questo particolare tipo di trattamento prevede l’uso di perossido d’idrogeno ad alte concentrazioni che – una volta applicato sulla superficie dentale – viene irradiato con un laser ad una lunghezza d’onda ben precisa. Il gel di perossido d’idrogeno viene così attivato dal calore generato dall’irradiazione e rilascia radicali liberi che sono in grado di penetrare nella struttura del dente. In questo modo, all’interno del dente si innescano reazioni di ossidoriduzione che scompongono le molecole delle macchie in composti più piccoli, incolori e facilmente eliminabili
Dopo la seduta, è importante evitare per almeno 24 ore il fumo e l’assunzione di cibi e bevande coloranti.
Sbiancamento Domiciliare
L’intervento di bleaching professionale si contrappone ai tradizionali approcci empirici e fai-da-te, dal costo generalmente contenuto, ma dai risultati inferiori che, peraltro, richiedono tempi relativamente lunghi per poter essere apprezzati.
Per lo sbiancamento domiciliare il dentista può realizzare nel suo studio mascherine personalizzate in silicone morbido, riproducenti l’esatta forma delle arcate dentarie del paziente. In altre parole, può fornire al paziente il medesimo tipo di mascherine impiegate in ambulatorio per effettuare il bleaching con perossido di carbammide ad alta concentrazione.
All’interno di queste mascherine viene inserita la giusta quantità di sostanze sbiancanti in gel – come il perossido di carbammide a basse concentrazioni (solitamente, variabili dal 10 al 20%) – e si procede con l’applicazione sui denti. Mantenendole in sede per un tempo variabile dai 30 minuti alle 4-8 ore (secondo le indicazioni del dentista) e ripetendo l’operazione per circa una settimana, si ottiene un ottimo effetto sbiancante (paragonabile al bleaching alla poltrona).
Generalmente, la durata dell’effetto è di circa 1-2 anni, ammesso che nel corso di questo periodo si effettuino richiami di breve durata.
Applicazione brillantino o piercing
Il brillantino ai denti è un elemento estetico che si applica sullo smalto dei denti, di solito su incisivi centrali e laterali superiori, applicato per dare un tocco in più al sorriso. Si inserisce a destra o a sinistra, in base ai gusti personali, e se l’applicazione viene eseguita da un professionista non comporta alcun rischio per il dente.
Infatti può essere tolto in qualsiasi momento senza danni allo smalto, e può durare per molto tempo. Il brillantino dentale, generalmente, è un piccolo cristallo (a volte swarovski) che può avere diverse forme e colori. Esso viene applicato sulla superficie esterna del dente, in genere su uno degli incisivi laterali superiori.
Dopo aver pulito il dente,il brillantino viene incollato sulla sua superficie con un composito fluido che dopo essere stato fotopolimerizzato garantisce la durata e la stabilità nel tempo dello strass. Applicare un brillantino sul dente non è doloroso perché l’applicazione del cristallo prevede una procedura adesiva che prevede la mordenzatura dello smalto nella zona di adesione. Tale procedura mini invasiva è la stessa che si esegue quando si montano gli attacchi dentali per un trattamento ortodontico.
Spesso centri estetici offrono il servizio di “incollatura” di piercing dentali ai denti, e in commercio si trovano diversi kit per incollare lo strass. In ogni caso consigliamo di rivolgerti a professionisti che operano in studi dentistici, come un odontoiatra o un igienista dentale. Oltre ad operare in un ambiente igienicamente idoneo e ad utilizzare strumenti sterilizzati, conoscono alla perfezione l’anatomia del dente e riescono facilmente ad evitare possibili danni alla superficie dello smalto.
Faccette dentali
Le faccette dentali dette anche veneers (termine anglosassone) sono delle sottili lamine in ceramica o in composito con uno spessore molto sottile che può andare da 0,5 a 0,7 millimetri; queste sottili lamine vengono incollate sulla superficie esterna dei denti anteriori dell’arcata superiore e/o inferiore. Le faccette sono utili a modificare la forma, il colore, la lunghezza e la posizione dei denti naturali; possono sbiancare e rendere i denti splendenti come non maiLe faccette possono essere realizzate quasi sempre ma ci sono delle situazioni in cui anziché le faccette è meglio realizzare delle corone totali. Per esempio quando i denti sono molto decolorati o quando sono intaccati da processi cariosi estesi. Inoltre, non si possono fare le faccette per evitare che si rompano in quelle situazioni in cui l’occlusione (masticazione) è sfavorevole. Con lo sbiancamento si raggiungono ottimi risultati ma più di tanto non si riesce ad ottenere motivo per cui si ricorre alle faccette.
Il colore bianco dei denti ottenuto con lo sbiancamento non è stabile nel tempo ed è molto influenzabile dall’alimentazione. Lo sbiancamento necessita di sedute di mantenimento ogni due anni. Invece, il colore e il candore delle faccette dentali (faccette denti bianchi) soprattutto quelle in ceramiche sono stabili nel tempo e non richiedono particolare manutenzione.
Fasi di esecuzione:
- Nel corso della prima visita facciamo le foto, le radiografie e rileviamo delle impronte preliminari che ci servono per studiare il caso e la soluzione estetica ottimale.
- Nella seduta successiva, senza toccare in alcun modo i denti, facciamo delle prove estetiche, il cosiddetto mock-up (faccette provvisorie rimovibili). Con il mock-up analizziamo l’estetica che vogliamo ottenere con le faccette definitive. Queste valutazioni le facciamo insieme al paziente che in questa fase è il nostro principale collaboratore e alleato. Se ci sono da fare delle modifiche, (accorciare, allungare, etc…) le facciamo in questa seduta. Se tutto è okay per noi e per il paziente fotografiamo il risultato ottenuto, rimuoviamo il mock-up e concludiamo la seduta.
- Nell’appuntamento successivo prepariamo i denti interessati dalle faccette di 0.5-0.7 mm, prendiamo delle impronte e cementiamo provvisoriamente le faccette dentali provvisorie in resina che nel frattempo l’odontotecnico ci avrà preparato.
- Dopo 10-15 giorni l’odontotecnico realizza le faccette definitive in ceramica o in composito che cementiamo, con materiali adesivi, definitivamente al posto delle faccette provvisorie.